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Write a note in this aCasaPound Italia (CPI), o semplicemente CasaPound, è un partito politico italiano che, pur non riconoscendosi ufficialmente nelle definizioni classiche di destra e sinistra[1], viene comunemente considerato di destra radicale e di matrice neofascista[2] e populista[3][4][5][6].

Fu costituito nel giugno 2008 come associazione di promozione sociale, in continuità con l'occupazione di uno stabile avvenuta il 26 dicembre 2003 nel rione Esquilino di Roma e la nascita di CasaPound, primo centro sociale di ispirazione fascista[7][8][9]. Ulteriori occupazioni, mobilitazioni e iniziative, originariamente limitate a Roma e successivamente estese su tutto il territorio nazionale, connotarono presto CasaPound come un vero e proprio movimento politico.

Indice [nascondi]
1 Storia
2 Attività e principali proposte
3 Controversie e critiche
4 Scontri ed episodi di violenza
5 Risultati elettorali
6 Note
7 Bibliografia
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ezra Pound, il poeta statunitense a cui CasaPound si è ispirata per il proprio nome
« È vero, siamo fascisti. Ma del terzo millennio. »
(Intervista al leader di CasaPound Gianluca Iannone, 2011[10][11])
Secondo lo storico svizzero Aram Mattioli, il fenomeno di CasaPound sarebbe da inserirsi nel rifiorire in Italia di movimenti di destra radicale e revisionista successivamente al 1989, soprattutto allo "sdoganamento" della destra italiana avviata dal primo governo di Silvio Berlusconi del 1994-95 che coinvolse e legittimò il Movimento Sociale Italiano[12]. Una ricerca universitaria del 2013 mette in relazione la crescita di CasaPound con il periodo di forte crisi economica attraversato dall'Italia[2].

Una caratteristica di questo movimento, secondo il sociologo Emanuele Toscano, sarebbe quello di voler proporre "una diversa interpretazione del fascismo volta a superare la dicotomia destra-sinistra", differenziandosi rispetto agli orientamenti classici dell'estrema destra[13]. Tuttavia è da rilevare come il rifiuto di una collocazione tradizionale sia stata una posizione molto diffusa nei decenni precedenti per una parte rilevante dei movimenti neofascisti in Italia come il FUAN-Caravella del 1968 e il successivo movimento Terza Posizione, tra i cui fondatori vi era Gabriele Adinolfi, in seguito vicino a CasaPound[14][15]. Secondo lo storico tedesco Volker Weiss: «CasaPound è riuscita a creare un ambiente attraente per alcuni giovani fondendo cultura pop e neofascismo».[16] In una ricerca del think tank inglese Demos, CasaPound viene definito come «uno dei più interessanti e ambigui movimenti populisti emergenti in Europa negli ultimi anni». Scrive ancora «Tuttavia, nascosto dietro questo aspetto si cela l'ombra di un'ala dell'estremismo di destra: il gruppo enfatizza lo scontro fisico e i loro commenti su forum e siti internet sono pieni di visioni estreme sull'immigrazione, antisemitismo, identità politica e nazionalista»[17]. Il nome, ispirato al poeta Ezra Pound, fa particolare riferimento ai suoi Cantos contro l'usura, alle posizioni economiche di critica tanto al capitalismo quanto al marxismo ed alla sua adesione alla Repubblica Sociale Italiana[18]. I riferimenti politici dell'associazione sono più precisamente legati all'ideologia fascista, con particolare attenzione al Manifesto di Verona, alla Carta del Lavoro ed alla legislazione sociale del Fascismo stesso. Il simbolo scelto è una tartaruga stilizzata, dal guscio ottagonale.

La prima occupazione fatta utilizzando il nome CasaPound, fu quella del 26 dicembre 2003 a Roma da parte di un gruppo di giovani facente riferimento all'area ONC/OSA (acronimo di "Occupazioni Non Conformi e Occupazioni a Scopo Abitativo") e provenienti dall'esperienza precedente di CasaMontag alle porte di Roma. L'edificio, un ex-palazzo governativo al nº 8 di via Napoleone III, è diventato in seguito la sede nazionale del movimento e dell'associazione CasaPound Italia. Nel 2010 vivono a CasaPound 23 famiglie per un totale di 82 persone.[7][19]

CasaPound iniziò a trovare visibilità mediatica nel 2004, con interviste ad alcuni suoi aderenti e servizi televisivi nelle trasmissioni Lucignolo, Le Invasioni Barbariche, Matrix e in uno speciale sulla destra radicale romana andato in onda su Current TV Italia.


Il centro sociale CasaPound a Roma

Militanti di CasaPound e dell'associazione di Protezione Civile ‘La Salamandra' impegnati in Abruzzo nei giorni dell'emergenza terremoto del 2009
Nei due anni successivi CasaPound moltiplicò le occupazioni a Roma[7][20][21][22]: le autorità risposero in molti casi con sgomberi[23][24].

Nel 2006 CasaPound si dotò di una sua organizzazione studentesca, denominata Blocco Studentesco[25] e inoltre decise di entrare nel partito Movimento Sociale - Fiamma Tricolore[26][27]. Il periodo è contraddistinto da azioni dimostrative, come l'assalto alla "bolla" del programma televisivo Grande Fratello nel 2008 a Roma[28], insieme ad altre occupazioni di edifici[29]. Nel 2008, per protesta contro la mancata organizzazione di un congresso nazionale, CasaPound occupò la sede centrale romana della Fiamma Tricolore, venendone espulsa[30].

In seguito al terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, CasaPound Italia portò il suo aiuto nelle zone colpite, dove gestì un campo fisso e alcuni magazzini[31][32], guadagnando apprezzamenti per l'opera svolta da parte dell'amministrazione comunale di Poggio Picenze[33]. Nel 2010 il movimento ha proseguito la collaborazione con la Protezione civile in occasione di diverse emergenze[34]. Successivamente a questa esperienza viene costituita La Salamandra, associazione di protezione civile legata al movimento, che prosegue la sua azione in ulteriori situazioni di emergenza, in particolar modo in occasione del terremoto in Emilia del 2012[35][36] e del Terremoto del Centro Italia del 2016[37].CasaPound ha promosso iniziative anche al di fuori del territorio italiano attraverso la sua onlus Solidarité Identites[38][39]. Le attività del movimento sono state oggetto di attenzione da parte di alcuni media stranieri[40][41][42][43].

Con una delibera approvata nel 2007 dalla giunta Veltroni la sede centrale di CasaPound in via Napoleone III viene riconosciuta tra le “occupazioni storiche” di Roma ed inserita nella graduatoria speciale per l'emergenza abitativa[44]. Nel maggio 2011 il Comune di Roma, attraverso una delibera di giunta, si è impegnato a trovare un accordo con l'Agenzia del Demanio, proprietaria dell'immobile occupato di via Napoleone III, ipotizzando una permuta patrimoniale dello stabile per un corrispettivo di 11,8 milioni di euro[45][46]. In seguito alle polemiche dell'opposizione di sinistra[47] ed alla contrarietà di CasaPound stessa[48], il Comune decide di non procedere con la permuta[49].

A partire dalle elezioni amministrative 2011 CasaPound ha presentato propri candidati alle elezioni locali in liste civiche o di centro-destra[50] riuscendo a far eleggere alcuni suoi rappresentanti[51]. Dalle elezioni 2013 invece decide di presentarsi ufficialmente con una propria lista autonoma sia in ambito nazionale che amministrativo[52][53].

Alle Elezioni Europee 2014 CasaPound sostiene l'elezione nella Circoscrizione Italia centrale del leghista Mario Borghezio[54]. Da questo risultato nasce una collaborazione con la Lega Nord[55][56][57][58], che porterà alla visita del centro sociale da parte di Matteo Salvini[59] e a diverse manifestazioni in comune[60][61]. Il rapporto verrà successivamente interrotto per divergenze politiche dovute al riavvicinamento del leader leghista alla coalizione di centrodestra[62].

Alle Elezioni amministrative italiane del 2015, CasaPound riesce a far eleggere per la prima volta un consigliere con una propria lista in un comune capoluogo di provincia (Bolzano)[63]. Alle successive Elezioni amministrative italiane del 2016 CasaPound aumenta i consensi a Roma[64], Bolzano (6,70% e tre consiglieri eletti)[65] e Latina[66], avendo inoltre propri esponenti eletti come consiglieri di maggioranza in comuni capoluogo (Grosseto e Isernia)[67].

Annualmente CasaPound Italia organizza una festa nazionale chiamata Direzione Rivoluzione che prevede una serie di dibattiti politico-culturali con la partecipazione di politici, giornalisti e scrittori e concerti di musica alternativa[68][69]. Inizialmente si teneva a Roma, presso lo spazio occupato dal movimento chiamato Area19, successivamente è diventata itinerante svolgendosi ogni anno in una regione diversa[70][71].

Sul modello dei centri sociali di destra e direttamente ispirati all'esperienza italiana di CasaPound nascono realtà simili anche in altri paesi europei, come Haus Montag in Germania[72] e Casal Tramuntana in Spagna[73].

Attività e principali proposte[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazione Casapound a Bolzano, rivolta contro il depotenziamento del Monumento alla Vittoria, avvenuto nel 2014
Dal periodo di attività del primo centro sociale occupato in poi sono state organizzate iniziative ed incontri culturali con diversi ospiti, tra cui Luca Telese[74], Nicolai Lilin[75], Antonio Pennacchi[76], esponenti della destra radicale italiana tra cui Gabriele Adinolfi e Giovanni Damiano, l'allora sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi[77], l'ex-brigatista Valerio Morucci[78], la comunità cinese[79], l’ex Ministro dell’economia Giulio Tremonti[80] e la deputata del Partito Democratico Paola Concia[81]. In occasione dell'incontro con la Concia, attivista per i diritti LGBT, CasaPound Italia si è dichiarata favorevole al riconoscimento di una forma di unioni civili anche per gli omosessuali, a differenza della maggior parte dei movimenti politici della destra italiana ed europea, pur esprimendosi in maniera contraria su matrimonio ed adozioni[82].

Il centro sociale ha un suo gruppo musicale di riferimento, gli Zetazeroalfa, fondato anch'esso da Iannone; promuove inoltre attività sportive (escursionismo, paracadutismo, sub e altre discipline)[83][84][85], sociali[86][87], sindacali[88] e ricreative, compresa una compagnia teatrale (Teatro non conforme F. T. Marinetti) e una web radio (Radiobandieranera).

La prima manifestazione nazionale di CasaPound è stata nel marzo 2011 a Bolzano[89], successivamente Napoli[90], Roma[91][92] e Gorizia[93].

Nel corso degli anni CasaPound ha elaborato alcune proposte di legge promosse attraverso campagne nazionali di raccolta firme. La principale è quella del Mutuo Sociale[94], ispirata alla politica economica fascista[95] del Manifesto di Verona[96], che prevede la costruzione con soldi pubblici di case popolari da vendere a famiglie italiane attraverso un mutuo che non passa attraverso le banche e pertanto senza interessi[97]. Questa proposta viene discussa in vari consigli comunali[98][99] e nel 2011 la Regione Lazio la inserisce all'interno del suo Piano Casa[100].

Altre proposte di legge elaborate dal movimento sono Tempo di Essere Madri, che chiede la riduzione dell'orario lavorativo a parità di retribuzione per le donne con figli di età compresa tra 0 e 6 anni[101][102], e Ferma Equitalia, che vuole limitare i poteri dell'agenzia di riscossione[103].

Nel suo programma ufficiale CasaPound propone un controllo pubblico del sistema bancario e di quello monetario, la chiusura del mercato nazionale ai paesi che praticano concorrenza sleale, l'abolizione delle leggi sul precariato, il blocco dell'immigrazione e una nuova IRI per salvare le aziende in crisi[104].

Controversie e critiche[modifica | modifica wikitesto]

Manifesto di CasaPound dell'ottobre 2011, celebrante la Marcia su Roma
A causa dell'esplicito richiamo all'ideologia e alla storia del fascismo, CasaPound è stata oggetto di numerose critiche e contestazioni. In particolare sono state presentate interrogazioni da parte di parlamentari del PD in materia di propaganda fascista[105] e sull'attività e le violenze dell'articolazione studentesca del movimento.[106] Lo scrittore Erri De Luca[107] ha sottoscritto una raccolta firme contro la presenza di CasaPound e Blocco Studentesco nei luoghi della formazione.[108] Numerose contestazioni si sono verificate all'apertura delle sedi del movimento in varie città d'Italia da parte di associazioni (l'ANPI in particolare), partiti politici, gruppi e comitati antifascisti[109][110].

L'aver adottato Ezra Pound come simbolo del movimento ha provocato polemiche sull'opportunità dell'operazione da parte della figlia del poeta statunitense, Mary de Rachewiltz, che ha lamentato una distorsione del significato del lavoro di Ezra Pound parlando apertamente di una “indebita appropriazione” dell'immagine del padre[111][112]. Nel dicembre 2011, a seguito dei due omicidi razzisti avvenuti a Firenze ad opera di un simpatizzante del movimento[113], la figlia di Ezra Pound ha dichiarato al The Guardian e al Corriere della Sera di procedere per le vie legali in quanto ritiene infangato il nome di suo padre e affermando che: «Un'organizzazione politica compromessa come questa non ha nulla a che fare con il nome Pound»[114][115]. Il 10 giugno 2016 il tribunale di Roma ha dato ragione a CasaPound rigettando le contestazioni di Mary de Rachewiltz in quanto "il nome Casapound è diverso e autonomo rispetto al nome Ezra Pound" e l'associazione CasaPound non "ha in alcun modo legittimato l'uso della violenza sotto il nome del poeta Pound"[116][117]

Hanno suscitato polemiche le aperture nei confronti di personalità del mondo della cultura e della politica contemporanea culturalmente più affini alla sinistra politica come Che Guevara[118][119], Hugo Chávez[120], Peppino Impastato, Rino Gaetano[121], Bobby Sands[122] e Carmelo Bene[123].

Scontri ed episodi di violenza[modifica | modifica wikitesto]

L'ingresso della sede di CasaPound Bologna danneggiato da un attentato incendiario nel 2009
Nel corso degli anni CasaPound si è trovata al centro di svariati episodi di violenza.

Numerose sono le aggressioni che gruppi, partiti e associazioni di sinistra denunciano di aver subito da esponenti di CasaPound[124][125][126][127][128][129]. Il fondatore e presidente dell'associazione Gianluca Iannone nel 2009 è stato condannato in primo grado a 4 anni per aggressione ai danni di un carabiniere in borghese durante una rissa il 25 aprile 2004[130][131]. Sempre Iannone, insieme ad altri membri di Casapound, aggredisce a Viterbo il giornalista Filippo Rossi accusandolo di diffamazione nei confronti dell'organizzazione[132]. Nel 2012 Alberto Palladino, dirigente di CasaPound Italia del IV Municipio di Roma, viene condannato a 2 anni e 8 mesi per l'aggressione ad alcuni esponenti dei Giovani Democratici la notte del 2 novembre 2011.[133][134].

Da parte sua l'associazione ha denunciato numerose aggressioni ai danni di militanti e attacchi alle proprie sedi, per i quali in diverse occasioni sono stati condannati esponenti di movimenti dell'estrema sinistra. Questi episodi di violenza sono stati oggetto di alcune interrogazioni parlamentari presentate da deputati e senatori di centrodestra[135][136][137].

Il 13 dicembre 2011 a Firenze un simpatizzante e collaboratore[138][139][140][141] di Casapound, Gianluca Casseri, uccise due venditori ambulanti di origine senegalese, per poi togliersi la vita poco prima di essere catturato dalle forze dell'ordine.[142]

In un'informativa ufficiale del Ministero dell'Interno, richiesta dal Tribunale di Roma, sulla natura e l'attività svolta da CasaPound si afferma che obiettivi del gruppo sono "la tutela delle fasce deboli" e la "lotta al precariato ed alla difesa dell'occupazione attraverso l'appoggio ai lavoratori impegnati in vertenze occupazionali" mediante "iniziative propagandistiche e manifestazioni nel rispetto della normativa vigente e senza dar luogo ad illegalità e turbative dell'ordine pubblico". D'altro canto viene rilevato anche come "all'interno del movimento militano elementi inclini all'uso della violenza intesa come strumento ordinario di confronto e di affermazione politica" anche a causa della sinistra radicale che "sotto la spinta del cosiddetto antifascismo militante non riconosce il diritto alla agibilità politica".[143][144] Il documento è contestato da alcuni deputati di PD e SEL che presentano un'interrogazione parlamentare alla quale viene risposto che "nel quinquennio 2011-2015 sono stati tratti in arresto 19 militanti o simpatizzanti di Casa Pound, mentre 336 sono stati deferiti a vario titolo all'autorità giudiziaria" evidenziando come "l'incremento dell'attività di propaganda e l'interesse del sodalizio per temi a forte rilevanza sociale, in passato appannaggio esclusivo dei gruppi di opposto orientamento, hanno accentuato la concorrenzialità con quest'ultimi".[145][146]

Durante le proteste di ottobre 2008 contro la riforma Gelmini, i giovani del Blocco Studentesco parteciparono alle manifestazioni, divenendo protagonisti di scontri fra studenti a Piazza Navona durante il presidio del 29 ottobre presso il Senato[147]. Legata a questo episodio vi è anche l'irruzione dei militanti di CasaPound Italia negli studi RAI di via Teulada a Roma la notte del 4 novembre 2008 per protestare contro la ricostruzione dei fatti operata dalla trasmissione "Chi l'ha visto?"[148]. Il 14 aprile 2011 Andrea Antonini, Consigliere Circoscrizionale del XX Municipio di Roma e vicepresidente di CasaPound fu gambizzato. Le indagini si concentrarono su diverse piste senza però giungere a nessuna conclusione concreta.[149][150][151][152].

Nel dicembre 2013, nell'ambito della protesta estesa capeggiata dal Movimento dei Forconi, un centinaio di attivisti dell'associazione ha manifestato davanti alla sede romana dell'Unione europea. In questo contesto si sono verificati scontri con le forze dell'ordine intervenute in assetto antisommossa. Tra i fermati dalla polizia vi è anche il vicepresidente di CasaPound, Simone Di Stefano, che viene arrestato[153] e poi condannato[154] con l'accusa di furto pluriaggravato per aver sottratto come gesto dimostrativo la bandiera della UE sostituendola con quella tricolore. Nel settembre 2016 Di Stefano viene nuovamente arrestato nel corso dello sfratto di alcune famiglie italiane, al quale CasaPound opponeva resistenza.[155][156]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]
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