Notes

Percorrere la stessa strada cento volte
I viaggi in autobus sono orribili. Non c'è modo di aggirarlo. Lo sono e basta. Viaggi dalle otto alle nove ore mentre un aereo ti impiegherebbe circa cinquanta minuti. È ingiusto ed estenuante.
Tuttavia, non posso dire di avere un solo brutto ricordo di un viaggio in autobus.
Ogni volta che sto per prenderne uno, mi sento eccitato. In fondo, adoro gli autobus. E ogni volta che scendo da uno di essi, è sempre lo stesso "Perché mai dovrei farmi una cosa del genere alla schiena?".
Ho appena terminato una serie di viaggi in autobus dalla Serbia alla Bosnia attraverso il Montenegro, per un totale di 23 ore passate seduti, masticando noccioline e guardando segnali stradali e film.
Benvenuti nel mondo dei culi quadrati e degli orari del sonno sterminati.
A proposito, nessuno degli autobus che avevo un bagno funzionante. Va bene se le fermate sono regolari. Tuttavia, durante il viaggio di otto ore, abbiamo fatto una sosta. Sembra più una tortura. Piuttosto presto, l'ho capito. Se la situazione fosse peggiorata, avrei gridato “Potere al popolo” e avrei chiesto di fermarmi alla stazione di servizio più vicina. Per qualche ragione, ero sicuro che gli autisti non fossero stati istruiti sulle azioni da intraprendere durante una ribellione locale.
A parte tutti i problemi minori, è stato un viaggio piacevole. Perché per la prima volta ho preso posto in prima fila. Esperienza completa per l'autista di autobus.
Sono sempre stato interessato a sapere come vede il mondo un autista di autobus. http://www.xorologi.biz noi passeggeri è un’altra piccola avventura. Ma per loro è sempre lo stesso percorso.
La risposta è arrivata durante un viaggio da Antalya a Istanbul due anni fa. Si è trattato di un pernottamento e, se sai qualcosa o due sui viaggi in autobus e sei più basso di un metro e ottanta, prendi il sedile posteriore accanto a un finestrino, preferibilmente uno singolo.
Quando mi sono infilato tra le persone per mio trono, ho trovato un uomo corpulento che russava proprio dove avrei dovuto russare io. Non volendo stuzzicare la bestia, presi umilmente posto accanto a un vecchio. C'erano molti posti liberi nel corridoio.
Pochi minuti dopo aver lasciato la stazione, un autista di riserva è arrivato nella nostra zona sul retro, accigliato e cercando qualcosa tra i suoi documenti.
" Tu, Nick?» ha detto.
Ho confermato i suoi sospetti. Era piuttosto ovvio, dato che sono un ragazzo dall'aspetto straniero quasi ovunque dove gli inverni sono caldi.
"Tu siediti qui", indicò il ragazzo che russava.
Non l'ho fatto. non voglio creare storie, quindi ho sorriso e ho detto all'autista che non c'erano problemi.
“Problem var,” passò al turco. Con una forte pacca sulla spalla ha svegliato l'uomo e mi ha ordinato di alzarmi agitando un dito. L'ingiustamente risvegliato e io abbiamo condiviso sguardi di scusa e ci siamo scambiati di posto. L'autista era contento di aver rimesso tutti i pezzi al loro posto, ma ci ha comunque guardato attentamente.
"Non cambiare. Sistema", disse e si ritirò al suo posto accanto all'altro conducente. Essendo un introverso che ha trascorso gran parte della sua vita tra estroversi e gente festaiola, mi sentivo comunque un po' a disagio.
C'era una compagnia di giovani che occupava l'ultima fila. All'inizio erano rumorosi ma poi si sono rivelati bravi ragazzi. Ho scoperto che avevano venduto un furgone per il trasferimento e si erano diretti a Istanbul per comprarne uno nuovo.
"Macchina migliore, reddito migliore", ha detto uno di loro, inaspettatamente pratico. Mi hanno invitato a considerare le loro opzioni. Non sono bravo con le auto, soprattutto con i furgoni per i trasferimenti in Turchia. Ma era meglio che cercare di dormire per la quinta volta.
L'autista dell'autobus, scontroso e riservato, arrivò con degli snack e dell'acqua e presto si unì a noi, dato che non aveva nient'altro da fare. Portò anche il resto delle provviste e le condivise tra noi, abbassando la voce in modo cospiratorio mentre passava un'intera bottiglia di soda al limone e ci mostrava dove nasconderla.
Abbiamo superato un piccolo villaggio e il l'autista indicò un finestrino.
"Presto faremo sosta in una bellissima stazione!" disse.
"Non sei stanco di questo percorso?" Ho chiesto. "Devi aver visto tutto qui centinaia di volte."
"No. Ovviamente no. La strada è come una casa", ha detto, prendendo un altro muffin al cioccolato.
"Conosco tutti in ogni città e villaggio. Qui ci siamo fermati per un caffè, lì abbiamo avuto una gomma a terra e tutto il villaggio ci ha aiutato a cambiarla. È stato molto brutto, ma ci siamo divertiti molto. La strada non è mai la stessa. Per te è solo un viaggio, ma per me è un lavoro. Lo pianifico, so quando i miei amici fermeranno i loro autobus nella mia stessa stazione. So anche dove mangiare senza possibili intossicazioni alimentari."
"Sono informazioni preziose", ho riso.
"Ieri abbiamo percorso lo stesso percorso ma nella direzione opposta. E ho chiamato altri per chiedere informazioni sul traffico. Mi hanno detto che era bello, quindi abbiamo deciso di fare una sosta più lunga al lago di montagna. Molto bello. Di solito ci passiamo davanti, ma questa volta ho pensato: perché no? Possiamo fare una piccola pausa. Sai qual è la cosa più bella nel percorrere la stessa strada ogni giorno?"
"Tornare a casa?" Ho provato a fare una battuta non necessaria.
Inserisci sempre una battuta non richiesta, questa è la prima pagina della mia guida Terribile interlocutore.
"Il fatto che tu ne abbia il controllo. Non è la strada che vedi, è il modo in cui la percorri. Se continui a guidare e guidare, diventerai pazzo”, sgranocchiò un altro muffin e tornò lentamente al suo posto. Era giunto il momento di cambiare autista.
Tengo a mente le sue parole durante ogni viaggio in autobus, sperando che questa volta l'autista abbia voglia di fare una sosta più lunga in un posto bellissimo o di farsi dondolare da uno sconosciuto. gioiello culinario locale in viaggio.
Questo pensiero mi segue oltre i viaggi in autobus e nella vita di tutti i giorni. Abbiamo tutti una routine da fare, ripetere sempre le stesse cose. Ma se ci limitiamo a guidare, la fermata successiva sarà noia e follia. Immagino che se siamo gli autisti dobbiamo pianificare dove fermarci, come renderlo più interessante e, soprattutto, dove cercare l'inaspettato nel normale.
I viaggi in autobus sono orribili. Ma ne farò un altro, non appena la mia schiena mi perdonerà per l'ultima volta.
Grazie per aver letto! Se ti è piaciuta questa storia puoi sempre seguirmi per saperne di più. Forse qualcuno ti darà anche un biscotto. Chissà, il mondo è pieno di sorprese.





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