Notes

Noriel nacque da un'orchessa tenuta come serva nella città di Baldur's Gate. Come se le precarie condizioni di vita dell'orchessa non stessero già compromettendo la sua flebile prospettiva di vita, l'inaspettata gravidanza la fece spirare prima del dovuto. Il mezzorco Noriel ancora in lacrime fu trovato accanto alla madre esanime e come tale se ne sbarazzarono donandolo ai Flaming Fists, la compagnia delle guardie cittadine di Baldur's Gate; lì in cambio di vitto e alloggio, avrebbe dovuto servire per tutta la vita i mercenari che difendevano la città. Crebbe in un ambiente colmo di pregiudizi e ostile nei suoi confronti, gli fu negato l'addestramento di base come guerriero nonostante avesse una possanza fisica superiore a quella dei suoi coetanei. Invece, fu affidato a lavorare come guardia cittadina o a risolvere conflitti tra ubriachi. Nel tempo libero si rifugiava nei sobborghi della città, dove venne a contatto con qualche ladruncolo di strada; al posto di consegnarli alle autorità, preferì dialogare con loro alla meglio e a farsi insegnare qualche trucco in cambio di informazioni sui turni di guardia.
Imparò a usare da autodidatta alcune armi semplici quando ne aveva la possibilità, ma quella vita forzata da sgherro delle autorità lo stancava; riuscì a fuggire all'età di 13 anni dopo aver corrotto una guardia con tutti i suoi risparmi. Senza una bandiera, una casa o ideali per cui combattere si rifugiò nel vicino Bosco del Dente Affilato. Visse per un paio di anni in totale solitudine, imparando a procurarsi rozzamente il cibo da solo nella foresta o nel fiume limitrofo; tornava nella città ogni due settimane, cercando sempre di camuffarsi schiarendo il colore verdastro del volto. Accettò qualche lavoretto come ladro, anche se fu costretto più volte a eliminare qualcuno nelle sue operazioni in quanto assai poco subdolo. Per questo motivo i clienti vennerò a mancare molto velocemente.
Un giorno, tra i boschi, sentì una odore familiare eppure distante. Muovendosi di soppiatto, scorse al limitare del fiume una banda di esseri assai più grossi di lui, orchi. Li ammirò da lontano, esitante, ma decise di accamparsi lontano e continuare ad osservarli celato nella selva. Gli orchi si stabilirono per qualche giorno in quel luogo: Noriel fu affascinato da vedere le loro prove di forza, la capacità di alcuni di emanare del fuoco dai palmi della mano e soprattutto la loro brutalità. Capiva a malapena il loro linguaggio, ma non era impossibile da comprendere. L'ultimo dì, decise di andare in città per comprare qualche utensile; sulla via del ritorno, ormai notte fonda, sentì qualche passo dietro di sé. Nonostante la scurovisione, non riusciva a capire chi o cosa lo stesse pedinando. Tornato al suo accampamento, non notando nessuno decise di coricarsi. La sera del giorno dopo, gli orchi erano ancora lì e si preparavano al sonno; Noriel scrutò il loro equipaggiamento: asce, spade e randelli di varie dimensioni, alcuni troppo grossi perfino per lui. Decise di seguire il loro esempio e coricarsi. Fu svegliato da un rumore improvviso: l'accampamento degli orchi era in subbuglio, le torce erano spente ma le tende degli orchi erano in fiamme. Erano sotto attacco! Scorse lo stemma della guardia cittadina negli assalitori, con ogni probabilità lo avevano pedinato e si erano imbattuti negli orchi lì vicino. Nonostante il forte desiderio di scendere in battaglia, preferì rimanere tra le sue, esterefatto dalla prima vera battaglia che si poneva dinanzi a lui. Gli uomini ebbero la meglio ed esultarono quando l'ultimo orco fu abbattuto; accerchiati, uccisi per la maggior parte vigliaccamente nel sonno o con archi e frecce, fu una vittoria schiacciante per i mercenari. Al mattino seguente, esaminando il campo di battaglia, notò con quanta veemenza e ferocia avevano combattuto nel tentativo di respingere gli assalitori. Tra i volti delle vittime, riconobbe lo stesso capo delle guardie per cui aveva servito qualche anno fa, ormai impalato a terra da uno spadone a due mani. Noriel prese lo spadone con sé, lo legò alla schiena e si tolse di dosso il vecchio equipaggiamento pesante ormai logoro da guardia cittadina che ancora si portava appresso.
Da quel momento, avrebbe viaggiato e vissuto come più gli pareva con l'unico desiderio di approfondire le sue tradizioni, provando un rancore verso il genere umano.