Notes

In pratica la mia vita è su una lente d'ingrandimento ora più che mai, e spiata da anni.
Già avevo ansia prima, ora devo andare di corsa da uno psicologo qua.
Ma nemmeno ho l'ansia se spengo il pc, è questo che noto sempre. Senza pc è l'ansia dell'ansia del pc, del mondo di internet e di tutto questo caos.
Non appartiene alla mia vita, è su internet, è questo il fatto. Il mio animo è da sempre sereno e lo è, se mi ascolto.

Il non ascoltarsi comunque è dall'ansia di internet.

Non ho fatto niente di sbagliato, e niente di male. Non sono una persona cattiva. E non farei male mai a nessuno.
Gli errori che ho fatto nella vita o meglio l'errore peggiore è quello della dopamina di 10 anni fa, ma non era dannosa. Sono stato uno scemo, e non ci sono nemmeno parole per quello ma era una cavolata perché non ha fatto danni. E la ragazza lì, beh, non credo che sia stata tanto triste poi quando non ci sentimmo più, mi sembra che ha una buona vita, lavora e sicuramente ha un fidanzato.. E mio padre ed io.. Mi manca mio padre, ci sono un sacco di bei ricordi, mi manca quando stava abbastanza bene, ed io sono stato così stupido.. a stare attaccato ad internet, e perdermi tanto della vita.. Che noia..
La mia esistenza è un sacco vuota, alla fine.
Internet mi ha tolto tanto dalla vita, e i problemi con la connessione mi hanno rovinato la vita davvero alla fine. Dovevo solo staccare la linea e basta, non usare più internet. Ma era il mio mondo.
Non era giusto che mi venisse tolto senza un perché.
Non dovevo infognarmici così e in modo così testardo. Ma è ingiusto che venga calpestato un diritto importante come la privacy. Ho provato fino un paio di mesi fa a risolvere continuamente con linee nuove e tutte le rotture di scatole.
E' triste pure questo, mi sono ritrovato sempre solo a combattere con l'impossibile, dopo aver combattuto con il difficile del parkinson e pure con la mia ottusaggine e solitudine anche, perché sono rimasto solo tutti questi anni e già da prima, quando bastava poco, anche un amico vero o non lo so, un semplice consiglio.
Sono sempre stato, anche ripensare a semplicemente le volte che sono andato a prendere al centro commerciale il telefono nuovo e fare le sim nuove, spendendo anche soldi e tempo e mettendoci tutte le speranze soprattutto che magari non aveva problemi la connessione ed ero libero da quell'incubo. No, ogni volta crash. E' triste, non ho mai pianto ma a pensarci davvero mi viene da piangere. Non meritavo di avere tutti quei problemi e di stare così solo, e di essere preso così in giro, anche psicologicamente. Avevo il diritto di essere libero su internet, e se dovevo essere spiato almeno da qualcuno che si occupa di quello e senza rovinarmi l'esistenza con i crash e tutto. Io usavo tantissimo internet, e anche se ero antipatico se qualcuno non so perché voleva assillarmi così avrebbe visto la mia vita com'era in tutto e per tutto, perché probabilmente il tempo perduto e tutte le energie e la vita sprecata a cercare di risolvere quel problema l'avrei impiegato sicuramente per altro, e la mia vita ora sarebbe diversa. E' questo il punto e la verità. Non so quanto sarebbe diversa ma di certo lo sarebbe.
Ma la colpa è anche della mia testardaggine, perché bastava non usare più internet semplicemente. Ma non è nemmeno giusto, un ragazzo ha diritto ad avere internet, whatsapp, le app comode sul telefono, e le comodità tutte che ha internet in generale, l'utilità, anche sulla metro che ne so, fare qualcosa con internet, o lavorare, o studiare in generale.
E' un diritto immenso la cybersecurity, non è una cosa marginale. E' questo che non viene compreso, e non riesco ad esprimere.
E' esistenziale. Internet è nell'esistenza e l'esistenza è in internet.
Non ha nemmeno senso starmi a lagnare. Prima c'era un ragazzo più o meno della mia età che faceva il cameriere in quella friggitoria e mi ha fatto pensare il fatto che la cassiera diceva che mancavano camerieri. Ora sto pensando ma se tipo quel ragazzo ha il telefono infetto e tutti questi problemi con internet, la sua vita cambia. Se per esempio lavoro e faccio il cameriere per dire, come cazzo si fa se hai lo smartphone hackerato con gente che ti prende in giro da anni e non sai che vuole. Potrebbe venire a farti del male al lavoro dove sei, e in generale è una roba ansiosa. E' questo il concetto..
Internet è esistenziale, o meglio anche l'esistenza è su internet. La cybersecurity invasa è un problema esistenziale.

Il fatto è che pure io sono un coglione. Ma perché dico soltanto. Perché doveva capitarmi tutto questo. Non è che ho fatto niente di così sbagliato in passato. Non lo meritavo e non lo merito nemmeno ora questo. Non ho fatto niente di sbagliato. Non ho da chiedere scusa a nessuno. Se si solo a quel ragazzo della vicenda della dopamina, e ci parlerò poi con i miei amici magari se ci rivediamo, ma non li sento da una vita pure se non un paio di mesi fa per sapere come andava appunto dopo anni ed anni che non ci sentivamo. Poi avevo preso il tabacco da fiuto per provare, ero convinto che in generale si potesse inalare solo la cocaina. Comunque la dopamina non è dannosa, e quella storia perciò non è uno sbaglio, era stata solo una ragazzata sciocca come mi ha risposto quel tipo in quel reddit. Perciò non la considero nemmeno, o se si come un incidente in motorino 10 anni fa con degli amici, non è stato niente di grave e nemmeno ha senso stare a parlare di quello poi.

Ma è stata l'unica cosa per cui qualcuno nel mondo ha diritto di essere arrabbiato con me, non ho nessun altro problema con nessuno nel mondo oltre questo, forse con Dalila se è stata male, ma appunto non credo.

E con mio padre il vuoto è interiore tanto, era una parte importante della nostra famiglia e della vita, anche se potevo fare di più e dovevo ci siamo voluti tanto bene.
Ho tanto rimpianto per essere stato così chiuso nel mio mondo. Tantissimo rimpianto.

E sono ancora chiuso in una bolla alla fine.
Mi viene in mente quello che diceva quel signore sul trenino questa mattina sull'umiltà.

L'umiltà è ascoltarsi, e l'ansia è il non ascoltarsi. Non ci capisco niente di psicologia, ma credo che l'umiltà mi appartenga anche, ma è sovrastata tanto dall'ansia anche, o in generale dal non ascoltarsi.