Notes

Questo è una delle ultime note che scrivo, perché sto solo ripetendo sempre le stesse cose.
Sarò serio, e volto unicamente al bene e alla verità. Verità.
Non voglio più pensare sempre le peggiori cose, dare retta alle paranoie, e al male che il mondo mi vomita addosso.
Io sono un bravo ragazzo. Sono una persona buona.
Ho assistito tanti anni mio padre con pazienza ed amore, volendogli tanto tanto bene, e anche odiando tanto la malattia del parkinson in certi momenti. E' vero, non lo nego. Ma gli volevo così bene, e lui ne voleva a me.
Ed io l'ho sempre protetto contro la malattia, quando la notte bussava con i crampi e il collo che tirava, e tutto quello che era.
Io e mia madre abbiamo versato il sangue e l'anima.
E' vero, ho tanti difetti e limiti, e molti mi dicono ma perché non sei uscito di casa e non hai fatto di più, perché era così facile. Anche prendere la patente, e darti più da fare. E volerti più bene.
E' vero. Ma purtroppo è andata così, ed è il mio unico rimpianto nella vita.

Ma non importa ora questo. Io sono una persona buona, sono stato chiuso nel mio mondo, chiuso in casa per così tanto tempo. La vita mi ha trattato male sia alle superiori con il bullismo, che paradossalmente superato il primo anno più non c'era, sia dopo con la brutta malattia di mio padre e i crampi la notte, e sia ancora dopo, per tanti altri eventi.
Ma non importa esaminarli tutti, magari solo quelli più importanti che riguardano il motivo per cui sto scrivendo.

Mi devo sforzare ad essere sintetico e soprattutto a non avere ansia. Perché sto scrivendo parole su parole solo con l'ansia.

Voglio solo dire una cosa: quella storia di quel forum, era fuffa e basta. Non esiste. Non ha senso, e non ha senso nemmeno esaminarla.
E apro una parentesi: contestualizzando quel periodo io parlavo con una ragazza, e comunque ero interessato a ragazze, anche semplicemente masturbandomi su un porno etero. Semplicemente.

Le storie di Egidio, io ero con Valentina quel periodo. Ero innamorato tanto. Avevo dei complessi estetici, sia per la statura (lei era più alta di pochi cm) e sia per come andò, e l'ansia da prestazione forte. Inventavo storie divertenti con il mio amico di skype e della vita Mattia, ma solo per ironia e alla leggera.
Quelle storie sono la coglionaggine e finiscono lì, non ha senso riprenderle e rigirarle. Punto. E sempre, poi, mi masturbavo su porno etero ed ero innamorato di lei, quel periodo.

E poi. La storia di quel cd di mio padre, xxx..
https://imgur.com/a/j9klu4h questi sono una parte dei suoi vecchi cd. Ci sono film, musica, foto di compleanni, ricordi, e ancora musica e musica, e quel cavolo di cd xxx stava in un astuccio tra musica e foto.
Non ricordo bene che anno fosse, ma ricordo che l'avevo messo nel lenovo perché avevamo fatto il cambio di linea. Volevo vedere un porno tutto qua. E c'era un porno normale e pure un altro file che era quello dal titolo lungo e che non si leggeva intero. Ma non partì nemmeno, e solo aprendolo vidi il titolo intero con quel numero.
Ma come io non avevo visto il titolo, nemmeno mio padre sicuramente. Così il dubbio non è che era forte, e dimenticai di quel cd, buttandolo e facendolo a pezzi. Perché non aveva senso. Ed era vuoto.
E la costante è sempre quella: masturbarsi su porno etero, e cercare ragazze. Sempre. Quello era più o meno il periodo che cercavo quella ragazza riccia. Va beh, che l'ho cercata tanto, mi piaceva. Il punto è che questa storia del cd era una cazzata, solo una vaga paranoia in sottofondo, tra tutte le altre. Un sacco di altre paranoie.

Io ho sempre amato le ragazze. E mi rendo conto che queste pagine e tutte le pagine del quaderno, a rileggerle sono di una tristezza e di un'ingiustizia così forte. Anche quando mio padre si spense, quel giorno, io mi ero aggrappato al sogno di una ragazza, la riccia, e speravo non so cosa nemmeno, che mi salvasse dalla tristezza che avevo in sottofondo, o semplicemente distrazione dalla paura per mio padre che stava male, o non lo so nemmeno. Forse non volevo pensare che mio padre stava male in quel modo, o non lo so nemmeno, ma io ero sicuro che mio padre si fosse ripreso.

Quando tornammo in ospedale in taxi è vero, da un lato pensai che se fosse morto era meglio perché stava lui stesso male, ma era solo una parte di me che pensava questo, l'altra parte gli voleva un mondo di bene, ed era così forte quel bene.
Ed è anche nei quaderni.. Solo io e lui sappiamo che ci siamo voluti tanto bene, e come si è sofferto la malattia, e mia madre lo sa.
Ma ci rimasi così male quando poi non c'era più a casa.
E piansi così tanto per mio padre.

Non sono vere le parole dell'altro giorno, sono condizionate dalla merda che mi è stata vomitata addosso, e delle paranoie esasperate, e della sconfinata tristezza a pensare cose così brutte su mio padre, quando è solo una buona persona e gli voglio così bene. Non è vero niente di quelle paranoie, non è vero niente di quei pensieri. Non è vero niente di quelle parole di rabbia.
E' forte l'amore per lui, ci siamo voluti tanto bene.
Mi dispiace tanto di averle scritte, non le pensavo nemmeno. Mi manca tanto mio padre, è questa la verità, Ci siamo voluti tanto tanto bene, e siamo stati a fianco nella difficoltà tutti i giorni. Non mi interessa niente se non è stato presente e non mi ha insegnato a difendermi, lui era una persona buona e gentile, ci siamo voluti tanto tanto bene.

Io non andai al suo funerale solo per un motivo. Perché avevo smesso di andare al mare. Ma dovevo andarci, era una bugia stupida che mi dicevo, anche se non andavo più al mare io gli volevo bene e lui era tanto del mio mondo. Ma non importa, lui mi ha voluto e mi vuole bene ed anche io gli voglio bene.

Mi manca tanto mio padre. Danilo...
Ma questa è una storia a parte ed è la storia di quasi tutta la mia vita.

Se lui mi vedesse dall'alto mi abbraccerebbe e mi difenderebbe, perché sa come mi stanno sballottolando da una parte all'altra e come stanno maciullandomi il cervello, e come io mi sto sbattendo la testa da una parte all'altra dalle paranoie.
L'altro giorno in pineta pensare quello di lui e scrivere poi quello mi ha ferito. Perché non è vero. Sono solo stupide paranoie che tanto mi hanno messo gli altri.

Lui lo sa che quelle parole sono vuote di senso, e che gli voglio bene. Gli voglio tanto tanto bene. E mi manca tanto, era il mio migliore amico.
Ma è un capitolo diverso di questa storia e così lungo da raccontare, che le uniche parole che hanno senso sono che ci siamo voluti tanto tanto bene, e abbracciati nella difficoltà, e sostenuti.
Mi manca tanto mio padre.


L'altro l'ho già raccontato com'è andata. Sul blog, e su queste note. Non ha senso starlo a ripetere..

Io non ho fatto niente di male per davvero. Sono innocente.
A me piacciono le ragazze.