Notes

Il sessantunesimo canone del Sinodo di Trullo (691-92) afferma:

"Coloro che consultano gli indovini, o i cosiddetti hecantonarchi o altri simili indovini nella speranza di apprendere da loro qualsiasi cosa possa essere loro rivelata, in conformità a ciò che i Padri hanno deciso in precedenza a loro riguardo, incorrano nel canone di sei anni di astensione dall'Eucaristia per sei anni ... . Quanto a coloro che sono chiamati cacciatori di nuvole, vagabondi, portatori di filatteri e veggenti, se persistono nelle loro pratiche e rifiutano di cambiare le loro occupazioni e le loro rovinose abitudini e usanze elleniche [pagane], decretiamo che siano cacciati del tutto dalla Chiesa"."

Il canone condanna specificamente tutti quegli epitedeumata (attività, usanze), che gli "Elleni" erano soliti osservare. Alla fine del VII secolo, il termine "ellenico" aveva subito un cambiamento semantico e significava "pagano". Una tradizione pagana può essere o meno di origine greca. Ma poiché la cultura dominante dell'impero era greco-romana, c'è ragione di credere che la maggior parte delle abitudini condannate dal canone fossero di origine ellenica antica, ellenistica o ellenizzata del Vicino Oriente. I vagabondi erano persone identificate come strumenti dei demoni, che predicevano il futuro leggendo i palmi delle mani, guardando in una ciotola d'acqua, offrendo sacrifici e usando altre arti e segni che il canone chiama "usanze elleniche". Gli etantarchi, che avevano praticato più a lungo l'arte divinatoria, godevano di maggiore rispetto. I filatteri comprendevano peli d'orso, corde tinte, pelle di serpente e altri oggetti su cui erano incise invocazioni ai demoni. Venivano dati alle persone per allontanare le malattie e, soprattutto, la baskania, o malocchio. I cacciatori di nuvole erano persone che osservavano la forma delle nuvole, soprattutto al tramonto, per predire il futuro. Anche loro erano considerati posseduti dai demoni. I veggenti sono di particolare interesse perché erano sincretisti, e combinavano credenze e pratiche dell'antichità greca con letture della Bibbia cristiana. Invocavano i demoni, ma anche il nome della Santissima Trinità, della Theotokos e dei santi. Erano presenti nella società bizantina ai tempi di Giovanni Crisostomo e nel VII secolo. Il Crisostomo condannò tali cristiani, per lo più donne anziane che usavano il nome di Cristo invano, e proseguivano le pratiche degli "Elleni".