Notes

si strinse leggermente le spalle. raggomitolandosi ancora di più, se era possibile, contro sé stessa. una brezza di vento freddo le scombinò i capelli ossessivamente e chiuse gli occhi abbandonandosi nelle brace di morfeo, che quella sera, erano più fredde che mai.
chissà quanti occhi furono posate sul suo corpo addormentato, quanti commenti detti senza paura di essere sentiti. eppure lei, sembrava vivere in una bolla di sapone. con gli occhi grandi come due mondi, incuriosita da cosa le onde del mare erano in grado di darle. il loro odore, il loro sbattersi contro l'un l'altra la facevano innamorare.
eppure anche quando scendeva la lunga sera non riusciva a odiare il vento, la pioggia, l'acqua che raggiungeva la riva più ostinatamente e la temperatura del suo corpo scendeva insieme ai battiti delicati del suo cuore. era sempre innamorata, della vita.
al suo risveglio le guance erano arrossate, una volta aperti gli occhi le lacrime le inondarono di colori gli occhi. una lunga distesa di neve aveva coperto il suo mondo. scese morbida dalla panchina poggiando delicatamente il piede nudo sulla neve e sentì il piede solleticarsi, sussultò sorpresa. fece capolino per vedere cos'era stato e vide una palla che si confondeva con la neve muoversi freneticamente in tondo finché una risata limpida non lo fece fermare. lo prese in braccio e il coniglietto spinse il muso contro un lembo di pelle della ragazza, come per ringraziarla di aver trovato un posto dove poter riposare e socchiuse gli occhi

posso risposare anche io tra le tue brace?