Notes

Rimini, notte di fine estate tra il 25 e il 26 agosto 2017, un ragazzo e una ragazza polacchi giunti in Italia per una vacaza vengono raggiunti sulla spiaggia di Miramare Rimini da quattro ragazzi emigrati dall'Africa: due fratelli marocchini di 15 e 17 anni, un nigeriano di 16 e il capo della banda un congolese di 20 anni. I quattro dopo aver privato la coppia di soldi e telefoni cellulare si avventano sul ragazzo picchiandolo brutalmente e immobilizzandolo, mentre la ragazza verrà malmenata, violentata e quasi soffocata barbaramente. Qualche ora dopo la stessa sorte toccherà ad una transessuale peruviana sempre per mano dello stesso gruppo che al momento è stato fermato è risulta sotto processo.
La notizia è stata fulmineamente riportata sui giornali di tutta Italia, in un paese dove l'argomento dell'immigrazione è uno scottante tasto dolente da qualche anno.
In molti si sono soffermati sull'indicare una ragione di questi atti spietati, una buona parte terminando in un razzismo banale, ma sempre più comune, generalizzando e creando tensione nella comunità.
A parer mio il problema risale ad un livello socio-culturale, presente in chiunque si permetta di compiere un atto così animalesco, dovuto alla mancanza di un' efficace e solida risposta della società in cui vivono sul tema del ruolo della donna e del diffuso senso di esenzione da pena per chi rivendica quasi come un diritto sfruttare come un proprio oggetto il corpo di un'altra persona.
Sono rimasto infine profondamente e disgustosamente deluso dallo strumentalizzazione e dalla mercificazione della terribile storia da parte di media che si son praticamente dati battaglia per cogliere il particolare in più e accapararasi così una porzione di pubblico maggiore, delle forze dell'ordine che hanno velocemente esposto le sfortunate vittime ad avvilenti processi mediatici e all'assassina gogna mediale che ferisce ulteriormente la psiche di un essere umano già violato interiormente, da una lunga lista di politici che hanno pensato di utilizzare l'orrenda storia per accapararsi voti o semplicemente rinnovare le futili "guerre" tra partiti opposti e principalmente dallo stesso popolo che condanna il gesto, in quanto la maggioranza si è soffermata nell'analisi oggettiva del caso esaminando statistiche spietate come il numero di stupri denunciati o la percentuale di quelli a carico di stranieri, dimenticandosi e quindi ignorando la sensibilità delle vittime esprimendo una scarsa vicinanza e conoscenza dell'enorme problem che è lo stupro.