Notes
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Anche adesso che non andiamo più a scuola insieme siamo molto legati, io le do una mano quando deve decidere che fare con i ragazzi e lei viceversa. Anche questo weekend i nostri genitori non sono in casa e ci siamo solo noi.
"Come sei sexy mentre cucini" mi dice maliziosamente come le piace fare. Certo che non mi è difficile capire perchè abbia così successo con i ragazzi: è alta 1 metro e 70, con i capelli lunghi biondi e i fianchi stretti, le tette non grandi ma proporzionate ed un culo marmoreo. Merito dello sport, che è una passione anche mia. Gira per casa in shorts che mostrano le sue gambe snelle ma muscolosoe. Neanche io posso lamentarmi: ho un cazzo di 15cm, non particolarmente lungo ma abbastanza largo, e posso assicurarvi che nessuna si è mai potuta lamentare.
"Ogni tanto ancora ci penso al mio ex" mi dice mentre addenta la pasta "Capisci, era la mia prima storia seria e ci vedevamo spesso. E poi scopavamo un sacco, non ho mai fatto così tanto sesso, e devo dire che dopo un po' viene.... Nostalgia, ecco."
"Non dirlo a me guarda. Quella stronza mi ha mollato una settimana dopo essere andata in Spagna e adesso non trovo uno straccio di buco in cui sborrare"
"DAI!"
"Dai sorellina, lo sai che con te sono sempre sincero. E poi non sono cattivo, io le ragazze le ho sempre trattate bene. Però scopare manca anche a me"
"Non sai cosa darei per poter fare sesso stasera"
E' a quel punto che mi viene l'illuminazione, e le lancio uno sguardo che vuol dire tutto. Ve l'ho già detto che io e mia sorella a volte riusciamo a capirci anche senza parlarci? Beh, adesso lo sapete. E questo è uno di quei casi.
Lei cambia espressione. "No no NO! Non se ne parla!"
"Pensaci, sorellina. In fondo chi ti conosce meglio di me? Lo sai quanto ti voglio bene. Preferiresti scoparti uno sconosciuto in discoteca oppure passare l notte con me? Rifletti dai..."
"E' sbagliato e basta, fratellone"
"C'è il lettone dei nostri genitori, ricordi? Ci abbiamo dormito tante volte insieme. Non sarebbe che una volta in più, solo un po' diversa. Che ne dici?"
Conosco quello sguardo, ci sta riflettendo. Mentre seguo i suoi occhi pensierosi le accarezzo la guancia. "So che ti piace se te lo faccio..."
"Va bene. Però si farà a modo mio, ok? Se sgarri anche di poco ti lascio a bocca asciutta."
"Ok, sorellina" le stampo un bacio sull guancia "Ti voglio bene"
"Allora vestiti, usciamo"
"Perchè?"
"Voglio che facciamo una serata come si deve. Altrimenti che gusto c'è? Bisogna entrare nello spirito giusto"
E cosi alla fine usciamo. In fondo è una cosa che abbiamo fatto spesso, uscire noi due soli. Siamo molto affiatati, quindi penso che chiunque ci vedesse potesse facilmente pensare che siamo fidanzati. E in fondo tolto il sesso la situazione non era lontana dalla realtà. Almeno fino a stasera... Ha messo la camicetta che gli ho regalato io, ha slacciato un bottone in più per provocarmi. So che l'ha fatto apposta, sa che noto tantissimo i particolari. Per il resto la serata va avanti senza particolari intoppi. Mentre torniamo a casa però inizio ad essere un po' nervoso: mia sorella è bellissima, l'ho sempre adorata, ma è diverso da questo. Arriviamo al portone ed apre lei. "Vuoi salire?" mi dice con il suo sguardo malizioso.
Lo adoro.
Rido e prendiamo l'ascensore. Ci guardiamo negli occhi per l'ennesima volta durante la serata. Lo abbiamo sempre fatto ma stasera cercavo di cambiare un po' il modo in cui la vedevo. Appena entriamo in casa chiude la porta a chiave. Poi mi fa:"Vado in bagno a prepararmi. Resta in camera finchè non ti chiamo." "Obbedisco"
Inizio ad aspettarla e sono sempre più nervoso. Cazzo, è mia sorella, siamo usciti dallo stesso buco! Devo concentrarmi su quanto sia figa. Pensaci, chissà quanti uomini pagherebbero per essere al mio posto, mica posso sprecare questa occasione!?
Finalmente sento anche che tra le gambe qualcosa si risveglia. Non ce la faccio più ad aspettare e vado in bagno da lei.
La trovo in piedi davanti allo specchio che si spazzola i capelli, i vestiti buttati da un lato. Indossa solo le mutandine e il reggiseno, quelli in pizzo che, lo sa, a me fanno impazzire. Mi sorride.
Mi metto dietro di lei e la stringo forte. "Sei bellissima" le sussurro. Con le mani la tengo sui fianchi, piano piano salgo fino a toccarle le tette, morbide e sode, ci avrei potuto giocare per ore. Intanto le do qualche bacino sul collo, salendo ogni volta un po' più in su. Lei mi asseconda, si muove sinuosa e le nostre labbra si toccano. Lei ha un sapore diverso dalle altre, ancora più dolce. Mentre iniziamo a metterci un po' di passione sento il cazzo nei pantaloni che smania di muoversi, è dietro di lei e non può non sentirlo. Si mette a ridere infatti. "Datti da fare di là e avrai quello che desideri" mi prende per mano e mi porta in camera da letto.
Mi spoglia togliendomi maglietta e pantaloni. "Sai, ho giusto un dolorino alla schiena. Fammi un massaggio dei tuoi e vedrai che saprò ricompensarti." Decido di stare al gioco "Ma certo, sorellina mia" Lei gioca a pallavolo e gliene ho fatti spesso, sa che sono bravo. Gli piacciono un sacco. Così si stende sul letto, di schiena, muove le gambe "Vieni sopra di me..." mi dice di nuovo maliziosamente. Mi siedo sopra il suo culo e non credo ci sia una sedia migliore al mondo. Inizio a massaggiarle la schiena e lei mugola di piacere, la sento muovere sotto di me. Il cazzo ormai è diventato di marmo ormai, non ce la faccio più. Le slaccio il reggiseno e mi muovo sempre di più con le mani, la volto e finalmente posso vedere le sue tette. Bellissime, anche meglio di come ricordassi! Le faccio mio, inizio a toccarla e leccarla ovunque, lei continua a mugolare di piacere. Mi sfilo finalmente le mutande e posso mostrarle il mio cazzo in tutto il suo splendore.
"Oh oh" mi dice "Qualcuno qui è felice di vedermi. Sai, ci ho parlato parecchio con la tua ragazza, diceva che non la lasciavi mai insoddisfatta, vediamo se riesci a fare lo stesso con me." Le avvicino il cazzo ed inizio a scoparle le tette, lei le stringe per farmi godere di più. Quando il cazzo si avvicina dà un paio di colpi di lingua sulla cappella e mi porta in paradiso.
"E' il mio turno ora" mi mette disteso, ora è lei sopra di me. Mi prende in mano il cazzo con una mano, poi con entrambe, e fa sù e giù, delicatamente. Sù e giù. Dio se è brava. "Sai, anche io ho parlato con il tuo ragazzo. Mi diceva proprio che eri brava con le mani. Ma anche con la bocca" detto fatto, lei si china e me lo prende tutto in bocca. Succhia con dolcezza, facendomi godere ma stando bene attenta a non farmi venire. Chissà l'esperienza che si è fatta. Intanto io mi godo mia sorella che mi succhia il cazzo sul lettone dei nostri genitori.
Va avanti ancora un po' e poi si ferma. Tira fuori un preservativo e me lo mette. Poi si infila sotto le comperte, io la guardo con l'arrapamento a mille. Ad un certo punto mi tira addosso le mutandine. "Forza, vieni" mi infilo sotto le coperte e mi stendo sopra di lei. Non so perchè, ma ho ancora un attimo di esitazione. Mia sorella, porca puttana. Ma guarda quanto è figa, il cazzo ha ragioni che la testa non conosce, sono steso sopra. di lei. Lo afferro e lo infilo nella sua passerina, bagnatissima. Rimaniamo un attimo fermi, come a renderci conto di cosa stiamo facendo, poi inizio a spingere sempre più forte. La mia fronte tocca la sua, iniziamo a limonare con passione mentre vado sùe giù dentro di lei, sempre più forte. Con le braccia mi stringe a sè, sento le sue tette schiacciate sul mio corpo e questo mi eccita ancora di più, la tocco e la lecco ovunque, poi mi stringe anche le gambe ormai sta urlando, io spingo furiosamente, sento che la sto facendo venire, Dio vorrei continuare a trapanare per sempre la sua figa bagnata e profumata ma alla fine vengo copiosamente e con la stessa violenza con cui stavo spingendo dentro di lei.
Rimaniamo per un po' così, avvinghiati uno sopra l'altra, i nostri corpi che si toccavano ovunque. Le nostre fronti ancora si toccano e ci scambiamo dei bacetti leggeri e veloci. Poi, tutto ad un tratto, scoppiamo in una risata complice, come quando da bambini facevamo qualcosa che non si poteva e riuscivamo a sfuggire alla mamma.
"Ah, però. Niente male fratellino. Tu non mi deludi mai" mi dice sistemandomi i capelli. "Adesso spostati" Mi butta su un lato e fa per scapparsene. Vuole giocare, la troia. Io la prendo per un braccio e la riporto da me e ci ritroviamo così a rotolare sul letto nudi, felici, senza preoccupazioni, io abbracciato a lei, a ridere e baciarci. Ma siamo sfiniti e accaldati, e ad un certo punto ci stacchiamo. Mia sorella si mette seduta e anche io. "Lo confesso, hai avuto ragione. Una delle scopate migliori che abbia mai fatto. Peccato sia stata un po' breve..." "Breve o no ti sento stanca. E soddisfatta. Ti conosco bene" ribatto, mentre le lecco un seno e con la mano gioco con il suo clitoride. Mi sta rivenendo voglia.
"Siamo sudati fradici" le dico "E se ci facessimo una doccia?"
"Bella idea" mi risponde, e corre verso il bagno con me che la inseguo. Stavolta non andiamo per il sottile, l'imbarazzo se n'è ormai andato via. Basta il tempo di accendere l'acqua e stiamo felicemente facendo i maiali, ci masturbiamo subito senza ritegno e con la complicità di una coppia che scopa insieme da anni. Beh, sono i vantaggi di scoparsi la propria sorella. Prendo il sapone e glielo spalmo abbondantemente sulle tette di cui ormai sono innamorato, lei fa lo stesso col mio cazzo. Abbiamo una doccia enorme con un rialzo dove ci si può sedere, mi metto là e me lo faccio succhiare con pazienza, poi la faccio sedere sopra di me e comincio a stantuffare. La scopata di prima si fa sentire, ho molta più resistenza e stavolta veramente la mia sorellina non si risparmia con gli urli, gode come una troia e meno male che i muri sono insonorizzati, altrimenti ci sentirebbe l'intero quartiere. La metto per terra e me la scopo a pecorina per non so quanto tempo, alla fine non ce la faccio più e le vengo sulla schiena.
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