Notes

L'universo è composto da materia, abbiamo due tipi di materia: positiva e negativa. Quella di un tipo attrae quella dell'altro e due agglomerati di materia dello stesso tipo si respingono l'uno con l'altro. C'è un sostanziale equilibrio tra le due tipologie di materia. A livelli dimensionali atomici però può crearsi un leggero scompenso tra le due, ed è ciò a cui si deve l'aggregarsi della materia stessa. Lo scompenso è ciò che comporta l'energia che "tiene insieme" la materia. Questo bilanciamento non perfetto determina la presenza di cariche elettriche.
Gli elettroni non collassano sul nucleo dell'atomo perché con l'avvicinarsi ad esso aumenta la loro quantità di moto, in accordo col principio di indeterminazione di Heisenberg e altre norme della fisica quantistica.
Parlando di nuclei: la forza nucleare è più potente di quella elettrica, ma decresce più rapidamente con l'aumentare della distanza dal centro della forza. A distanze "atomiche" (molto piccole) è chiaro che prevale quella nucleare. Nucleo di dimensioni maggiori = Forza nucleare mantiene un equilibrio che diventa sempre più delicato con l'aumentare di esso.
Es: Uranio, 92 protoni di nucleo, è sufficiente far collidere un singolo elettrone col nucleo di un atomo di uranio per generare un'esplosione potentissima (perturbando l'equilibrio instabile del nucleo, la forza elettrica vince quella nucleare allontanando così i protoni).

La Forza Elettrodinamica
begin{equation}
vec{F}= frac{d}{dt}left(frac{mv}{sqrt[2]{1-frac{v^2}{c^2}}}

end{equation}
si può notare come il moto di una carica possa essere studiato valutando l'intensità della carica stessa, la sua posizione nei campi (B e E) e la sua velocità. L'effetto di tutte le cariche dell'universo può essere studiato con le funzioni di $vec{B}$ ed $vec{E}$. Essi non sono vettori, bensì campi.
La Forza Elettrodinamica agisce su una particella e ne regola il moto nello spazio.