Notes

Prezzi pubblici; in taluni casi, quando il bene o servizio è offerto dal soggetto pubblico in condizioni di monopolio, le finalità sociali e di interesse generale sono particolarmente rilevanti; di conseguenza il soggetto pubblico monopolista determina il prezzo (o tariffa) in modo tale che sia appena sufficiente a coprire i costi di produzione senza margini di profitto.
Prezzi politici: quando il bene o il servizio offerto presenta poi le caratteristiche di un bene pubblico oppure si tratta di beni o servizi meritori, per cui è auspicabile la loro più ampia diffusione nell'interesse generale, allora il prezzo è addirittura inferiore al suo costo di produzione.

I tributi

Una seconda fonte di entrate, quella certamente più rilevante, è costituita dai tributi. Si tratta di prelevamenti di una parte della ricchezza prodotta, consumata, detenuta dai soggetti privati che il soggetto pubblico effettua avvalendosi del potere coerctivo che gli deriva dalla sovranità. In tal caso, dunque, il soggetto pubblico non agisce in condizioni di parità con i soggetti obbligati al versamento, ma di supremazia, e i rapporti giuridici che esso instaura sono regolati dal diritto pubblico. I tributi possono consistere in imposte,tasse e contributi.

Differenza con i proventi delle sanzioni

Oltre ai tributi, hanno carattere coattivo anche i proventi delle sanzioni pecuniarie, ma questi, a differenza degli altri, svolgono una funzione sanzionatoria e presuppongono la commissione di un illecito, amministrativo (per esempio la violazione della normativa urbanistica o del codice della strada) o penale (multe e ammende). Come si può facilmente capire, poi, essi sfuggono a ogni logica di programmazione economica, poiche il loro importo è estremamente variabile e aleatorio.

I prestiti

Il soggetto pubblico, infine, può reperire risorse finanziarie anche contraendo prestiti con i risparmiatori, in cambio di un interesse. Anche in questo caso, come per i prezzi, l soggetto pubblico attinge alla ricchezza privata e non esercita un potere coattivo nei confronti dei privati; esso confida piuttosto nello spontaneo convincimento dei finanziatori allettati dalla possibilità di ricavare un reddito dal loro risparmio liquido.

La differenza tra prezzi e prestiti

A differenza dei prezzi, tuttavia, i prestiti non vengono incamerati definitivamente dal soggetto pubblico, ma devono essere restituiti alla scadenza stabilita con la maggiorazione degl interessi. Tecnicamente chi presta denaro al soggetto pubblico,che siano privati, enti di credito, o perfino la Banca centrale, riceve in cambio titoli pubblici (Btp, Cct ecc.). L’acquisto e la vendita di titoli di stato da parte della Banca centrale sono un importante strumento di politica monetaria. Questa forma di entrata, che un tempo aveva carattere eccezionale e temporaneo era riservata a finanziare eventi straordinari come le guerre, si è gradualmente diffusa in tutti gli Stati fino a divenire una comune fonte di entrata. Nel nostro Paese, in particolare dalla metà degli anni Settanta del secolo scorso, essa ha avuto larga diffusione ed è una delle cause dell'ingente debito pubblico italiano.

Classificazione delle entrate pubbliche

Entrate originarie e derivate
In base alla provenienza e alla fonte economica da cui derivano, si distinguono le entrate originarie da quelle derivate. Le prime provengono direttamente da beni del settore pubblico, mentre le seconde si formano nel settore privato e vengono trasferite al settore pubblico. I prezzi, dunque, sono entrate originarie, mentre i tributi e i prestiti sono entrate derivate.

Entrate coattive e non coattive

Un altro criterio distintivo delle entrate riguarda la loro obbligatorietà. Come abbiamo visto, alcune entrate (tributi e sanzioni pecuniarie) devono essere pagate obbligatoriamente, perche imposte dal soggetto pubblico in forza del suo potere sovrano, mentre altre (prezzi e prestiti) sono versate spontaneamente. Per questa diversa caratteristica distinguono le entrate coattive da quelle non.

Entrate di diritto pubblico e di diritto privato