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Da quello che mi ricordo a te piace leggere, leggere libri. Certo, leggere un mio messaggio non è altrettanto interessante ma è comunque leggere. Per la maggior parte della mia vita sono stato Stefan Tofan, un bambino che ha sempre avuto problemi a relazionarsi, che non parlava con le persone che non sapeva come relazionarsi con le persone, che non sapeva come farsi amici.
Ricordo molto bene molti eventi della mia infanzia, ma se ne avrai voglia te li racconterò separatamente. Per ora voglio che tu sappia i fatti di me che io ritengo più importanti, forse sono condizionato da 13 ma cazzo se mi ha colpito.
Coooomunque sto divagando.
Stefan, che io ricordi fino alle medie non ho avuto sorpannomi o vezzeggiativi escluso quello rumeno che usavano parenti e i miei. Sono sempre stato Stefan, non mi sono mai piaciuto, e non parlo di aspetto fisico, si ok anche quello ma soprattutto il comportamento è sempre stata la cosa che più mi dava fastidio ma che nonostante lo sforzo non riuscivo a cambiare, o forse non volevo.
Già alle elementari i litigi diventavano risse, risse tra bambini, finivano con qualche graffio ma comunque risse. Mio padre aveva problemi con l'acol e data la mia aggressività, i miei decisero di portarmi da uno psicologo, cosa che personalmente reputo una parziale perdita di tempo, perché lei non faceva altro che giocare con me, Monopoli gioco dell'oca, i soliti "fai un disegno" cose semplici insomma, che ok mi facevano stare bene, ma non credo sia mai andata nel profondo, nel cercare di correggere o almeno capire il perché, io mi comportassi così con gli altri, così che, una volta fatto, avrei potuto avere l'occasione di giocare con gli altri bambini e non con lei perché era pagata per "aggiustarmi". Ricordo ancora il suo nome, Paola, e ci andai per diversi anni, crescendo lessi anche cosa c'era sulla porta del suo studio, non mi ricordo cosa ma la cosa mi sconvolse al punto che non ci volevo mai più tornare, non volevo accettare il fatto di avere un problema. I miei mi constrinsero a tornarci, suppongo avessero già pagato per altre sedute, fatto sta che iniziai a farmi qualche amico, e mi trasferii. Inizialmente stavo a indicatore, verso Montevarchi ma in provincia di arezzo e mi sono trasferito a le lastre, comune di Giovi se non ricordo male. Continuai a frequentare la stessa scuola perché comunque mia madre passava la vicino per lavoro. La signora a cui andammo ad abitare aveva 3 cani molto carini ma allo stesso tempo minacciosi. (Ricordo ancora i loro nomi, come una canzone anche se non so scriverli la pronuncia era "wiskey, Lalla e dersuo(scritto strano forse boh)")
La persona che ci trovò questa casa era una dottoressa dalla quale mia madre lavorava e praticamente la non pagavamo l'affitto, solo le bollette, la fregatura? La signora aveva problemi mentali e noi eravamo un "esperimento" per vedere come poteva reagire alla compagnia, non so cosa le sia successo o se sia stata sempre così, mi faceva un po' pena. Coooomunque iniziai a legare molto con una persona in particolare, Simone e proprio sul più bello ci dovettimo trasferire di nuovo.
Ah ovviamente non prima di aver rovinato l'unico rapporto che mi interessava avere con una bambina alla mia età, giocando con le sue forbici le tagliai un dito(non nel senso che le ho staccato un dito, ma che usciva sangue, non era nulla di grave in se, ma il gesto era grave, l'averla ferita)
*Le ville*
E qua iniziano i problemi con la scuola, perché la eravamo ai dinosauri, qua avevano appena finito i cinesi e iniziavano gli Egizi tipo. Quindi ero MOLTO indietro su quell'aspetto ma ero avanti su altri, magari se ti interessa te lo dico un'altra volta che già così il messaggio sarà chilometrico, avessi la tua mail lo invierei via mail per farlo sembrare più corto.
[...](come fanno lei libri di antologia o di epica quando saltano dei versi lol)
Alla fine delle medie, settimana saf, io "eredito" un numero di telefono dai miei, giusto per ricevere chiamate per sapere quando arrivano i miei e cose così, fatto sta che iniziano ad andare di moda i cellulari, settimana saf (non so se voi cel'avevate alle medie, era tipo una settimana di sporti/gite fighe).
Fatto sta che essendo Monterchi legata con Anghiari, le due scuole fanno la saf insieme, noto una ragazza che mi piace ma non era nello stesso "gruppo" mio, quindi chiedo a una mia compagna di classe il numero, e lei me lo procura. Inizio a parlarci, e va tutto bene finché d'un tratto non ci parliamo per un po', non ricordo neanche il motivo, e quando provo a ricontattarla mi risponde una sua amica dicendo di non parlarle più, di non darle fastidio e pesci. Al che chiedo perché, inizio a parlare con questa ragazza, per farle capire che comunque ero una persona per bene.
PROBLEMONE, lei lo capisce che sono un ragazzo "apposto" il problema è che io volevo che lei lo facesse capire alla sua amica, non ci stavo provando con lei...maaa pesci, un giorno LEI mi chiede di vederci, io accetto, la compagna di classe mia che mi aveva procurato il numero dell'amica ci fa da tramite, giornata a 3 fino a che al termine, la mia compagna di classe non fa "su baciatevi che è tardi e dobbiamo andare" io ero tipo "COOOOSA?" Non mi interessava lei e non avevo capito la situazione, al che ero tipo "nahhh" e di fatto così e stato. Plot twist, lei mi manda un messaggio con scritto ti amo, al che nel panico rispondo "anche io" STUPIDO STUPIDO STUPIDO.
Io non volevo stare con lei, ma ormai era fatta, mi piaceva avere qualcuno con cui parlare qualcuno che mi volesse bene, ma non mi andavano le cose "pratiche" ovvero l'uscire insieme e cose così, quindi cercavo sempre scuse o comunque di evitare la cosa. Al che si propone di nuovo lei, viene a le ville, ma a 13 anni non è che vai a dire ai tuoi che hai un ragazzo, dici sia per un amico/amica. Ci organizziamo la sera prima, si fa accompagnare dai suoi, e mi chiama. IO STAVO DORMENDO, FIGURA DI MERDA EPOCALE PROPRIO, e quando mi sveglio vedo le chiamate, lei incazzata, ma era ancora la ad aspettarmi, vado là vedo, ma nonostante parlassimo da un mese o giù di lì ormai, non mi sentivo di baciarla, trovo scuse, trovo scuse per andare via prima, lei chiama i suoi si fa riprendere e fine. Pochi mesi dopo, nonostante non l'avessi mai neanche toccata ero comunque geloso e cose così, parlava con un altro ma erano solo amici, io non le credo, inizio a fare casini, cose col suo account di Facebook, tanto che alla fine lo cancella e ci lasciamo nel peggiore dei modi, lei che mi parla e io che la ignoro. Lei mi cerca e io scappo. Inizio le superiori fresco di questa cosa, consapevole di aver rovinato tutto io, ma con la scusa del "eh ma io neanche la volevo".
Iniziano superiori e qua altra parte mooolto lunga di cui parlare, io che mi prendo una cotta della Simona, lei che la da al Giulietti, lui la sputtana si lasciano male, così male che lei cambia sezione e pesci.
Ora invio che ho già paura per quanto sia lungo e inutile...e devo correggere una parte iniziale ma non ho voglia, questo non sono io, questa è solo una parte di me. Come hai detto tu, io e te non siamo amici, siamo stati conoscenti, beh forse neanche quello, visto che ci conoscevamo solo di vista.
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