Notes

*L'idea di dormire a casa sua non mi dispiaceva; era sicuramente meglio di un hotel, e non mi avrebbe svuotato il portafogli già alla prima sera. Non avrei mai avuto il coraggio di chiederglielo, però, ed ero lieto che fosse stata lei a farlo.
Ho sempre odiato chiedere favori, dipendere dalle altre persone. Per quella sera avrei potuto fare un'eccezione: si trattava di mia cugina e non la vedevo da anni, del tempo insieme ci serviva, quindi perché non approfittarne subito?*
Sì, sarebbe bello, se a te non dispiace.
*Appoggiai le mie valigie nel suo bagagliaio, e per fortuna non erano tante. La sua macchina aveva un aspetto decisamente usurato, sembrava potersi rompere in ogni momento, mi chiesi se davvero saremmo arrivati fino a casa.*
Sono contento anch'io, di essere qui.
Una pittrice, hai detto? Fantastico, sai quanto adoro l'arte, a casa hai qualcosa da farmi vedere?
*Ho sempre sostenuto che avrebbe fatto strada, ed avevo ragione. Se avesse davvero avuto dei lavori a casa, sarei stato felicissimo di guardarli. L'arte e la letteratura, per me, sono sempre andate a braccetto, e sono sempre state le mie grandi passioni.
Voltai la testa di lato, per dare uno sguardo al di fuori del finestrino, ammirando la tanto famosa New York.
Si trattava veramente di un posto immenso, e tutte le strade erano indistinguibili fra loro, avrei potuto tranquillamente perdermi. Pensare che, da lì a poco, quelle vie anonime piene di luci sarebbero state la mia routine, mi sembrava quasi impossibile.
Quando lo scorrere così veloce delle luci iniziò ad abbagliarmi, rivolsi di nuovo lo sguardo alla ragazza, che stava anticipando una bella serata tra birra e gelato.*
Penso che tu abbia tante cose da raccontarmi, sei sempre stata una tipa che s'infila in ogni sorta di casino, ne saranno successe a centinaia, da quando ti ho vista l'ultima volta.
*Finalmente arrivammo a destinazione, e lei parcheggiò.
Tirai la maniglia della portiera per aprirla ed uscire. Una volta fuori mi avvicinai al retro della macchina, per recuperare le mie valigie.
Le rivolsi un sorriso, mentre aspettavo che mi desse una qualche indicazione sul da farsi.*