Notes

Quanti E Quali Vengono I Condannati, Prescritti E Imputati Nel Parlamento Italiano
L’AGCOM ha anche sanzionato la famiglia Angelucci, per avere percepito illegittimamente 34 milioni di euro dallo Stato, violando la legge sui contributi pubblici all’editoria. Non so che asserire, se non quale buona parte dei blog che hai citato sono stati e sono tutt’ora un’ispirazione continua con lo scopo di me oltre che ad essere amiche preziose anche durante la vita. Una delle voci più particolari della blog-sfera è quella di Anna Maria, capace delle incantare con i suoi racconti e i suoi personaggi, capace di far commuovere, arrabbiare ed, soprattutto riflettere. Il tutto ad accompagnare una cucina che è maestria dei gesti, attenzione alla materia prima, cura del dettaglio. Alcuni dei blog di cui non smetto mai di innamorarmi, anche per la capacità di virare dal serio al faceto anche in un solo post.
Il Gip Flavio Cusani scrive dell’esistenza di “un ristretto direttorio politico-partitico, costruito, al di fuori di ogni norma di legge, da componenti esterni all’amministrazione, a cui fa riferimento il direttore generale dell’Asl nella gestione dell’ente”. Un ‘faro’ sull’appalto da quasi 100 milioni di euro era stato acceso anche dall’Autorità Anticorruzione che alle Procure di Catania e Caltagirone ha inviato la documentazione sull’appalto per la gestione della struttura, definendo la gara “illegittima” e lesiva dei principi di “concorrenza” e “trasparenza”. Anche questo processo (anni per arrivare al rinvio per giudizio solo nel 2014, e ancora non si è arrivati an una singola sentenza di 1 grado) è finito misteriosamente su un binario morto al Tribunale di Roma, e si avvia verso la prescrizione. Il portale “L’Incredibile Parlamento Italiano” ha effettuato un aggiornamento del lavoro prodotto qualche anno fa e che elenca i politici che hanno problemi con la giustizia.

– A processo per turbativa d’asta alla truffa aggravata e falso.Da assessore della Regione Lazio avrebbe favorito la famiglia di palazzinari Pulcini affittando al doppio del prezzo di mercato gli edifici in cui alloggiare Lazio Service srl. ottimizzazione motori di ricerca L’operazione avrebbe determinato una plusvalenza di quasi 40 milioni di euro. Secondo i magistrati, alla base di questi proventi ritenuti illeciti, la compiacenza di Di Stefano, oltre che di amministratori e pubblici ufficiali.
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(ri-eletto in Calabria) – A processo a Roma con altre 14 persone per bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale aggravata, in uno dei processi sullo scandalo del patrimonio immobiliare della ex DC. Condanna in sede civile della Corte dei Conti per danno erariale per consulenze ingiustificate . I fatti risalgono a quando era assessore al bilancio del Comune di Roma, nella giunta guidata dal sindaco Rutelli. Condannato a 2 anni per concorso in corruzione, per gli appalti di costruzione della scuola marescialli di Firenze. Condannato a 9 anni per bancarotta fraudolenta e truffa i danni dello stato.nella vicenda della gestione della Banca di Credito Cooperativo Fiorentino. La truffa ammonterebbe, secondo l’accusa, a 163 milioni di euro.
Non vi è dubbio, alquanto, che Cesare Previti, con fondi tuttora Fininvest, abbia versato tangenti a magistrati romani per pilotare un giudizio i quali la stessa Fininvest era interessata. Parlamentare Pd e componente ancora oggi segreteria del partito, entra da testimone nell’aula bunker successo Rebibbia e ne esce sotto il peso dei ripetuti avvertimenti del presidente del tribunale, Rosanna Ianniello, a «dire la verità». In questo processo sono stati condannati a 3 anni e 8 mesi di reclusione Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio migliore dei lavori pubblici, e Fabio de Santis, ex provveditore delle opere pubbliche della Toscana; a 2 anni ed 8 mesi l’ imprenditore Francesco Maria de Vito Piscicelli e a due anni il costruttore Riccardo Fusi. A processo per peculato in Basilicata sulle spese pazze al consiglio regionale.
In un grande quantitativo de 2 milioni e mezzo di euro scomparsi dal Avviso regionale della Calabria. A processo pure la ex prostituta Karima El Mahroug (“Ruby”) e altre 22 persone tra cui il suo ex avvocato Luca Giuliante, il giornalista Carlo Rossella, ed parecchie ragazze ospiti delle feste ‘hot’ ad Arcore, nell’ambito del processo Ruby ter. Altri soggetti che andranno a processo insieme verso Ruby sono il suo ex fidanzato Luca Risso, sedici olgettine tra cui Barbara Faggioli, Marysthel Polanco, Barbara Guerra, Alessandra Sorcinelli, Ioana Visan, Iris Berardi e Raissa Skorkina e l’ex massaggiatore del Milan Giorgio Puricelli. Agli atti delle indagini, riferisce il magistrato, ci sono “intercettazioni, documenti contabili, filmati coi telefonini, contratti delle lavoro” che dimostrerebbero l’esistenza di un “accordo corruttivo” per spingere le ragazze a testimoniare il falso o essere reticenti nei processi Ruby e Ruby bis. A procedimento per associazione a delinquere finalizzata alla concussione e al voto di scambio nella vicenda dell’ASL di Benevento.
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In procura ancora aperto il terzo filone di indagine che vede Di Stefano indagato per corruzione. Avrebbe ricevuto 1 milione di euro da Riccardo Conti , a sua volta co-imputato per truffa aggravata insieme ad Angelo Arcicasa nello stesso processo. Una plusvalenza di quasi 20 milioni di euro in poche ore, della quale venne poi “girato” un milione a Verdini. Da ex assessore regionale alla Famiglia avrebbe consentito al CIAPI di ottenere finanziamenti per 5 milioni di euro.
Appalti Truccati A Salerno, Revocati I Domiciliari Anche Per Caselli
Ha chiesto lei a Salvatore Buzzi di finanziare la campagna elettorale di Matteo Renzi, fornendogli l’iban del PD. È stata lei a chiedere favori an alcuni dei presunti capi di Mafia Capitale. Ancora lei per fare da via con Filippo Bubbico, viceministro dell’Interno, every sbloccare una competizione vinta dalla coop Eriches. Parlamentare Pd e componente in secondo luogo segreteria del partito, entra da testimone nell’aula bunker delle Rebibbia e ne esce sotto il peso dei ripetuti avvertimenti del presidente del tribunale, Rosanna Ianniello, a «dire la verità». Il Fatto Quotidiano afferma che la pista investigativa che guida ad Alfano passerebbe da Giuseppe Firrarello, detto Pino, ex senatore del Pd, ex sindaco di Bronte, grande collettore di voti nonché suocero del sottosegretario del Ncd Giuseppe Castiglione. –A procedimento perfalse attestazioni vittoria requisiti per partecipare agli appalti. Interdizione temporanea dall’esercizio dell’attività vittoria impresa.
Come possiamo dire che proprietario di Libero e del Riformista è a processo every truffa aggravata. Avrebbe percepito illecitamente quattrini pubblici (contributi per l’editoria). – Condannato in primo grado a 4 anni per corruzione, illecito finanziamento pubblico ai partiti e abuso d’ufficio.
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