Notes

Basta una stilla di male per gettare un'ombra infamante su qualunque virtù.
Niente è buono o cattivo se non è tale nel nostro pensiero.
Scar è salito al potere da alcuni anni dopo aver ucciso Mufasa, il regno è caduto nell'anarchia: leonesse e iene non hanno più cibo. Si profila un nuovo colpo di stato.

È il crepuscolo, il re è solo debtro alla rupe dei re, cammina lentamente in circolo.Fuori il vento e i ruggiti affamati sono l'unico suono.

"Non ho mai sbagliato nulla. Tutto ciò che ho fatto l'ho fatto perché IO, io sapevo che sarei stato un re migliore di mio fratello. Quell'idiota, quello che credeva nel grande cerchio della vita, quello che credeva che i nostri padri ci guardassero dal cielo... Balle! Sono morti, ci hanno abbandonati! Per me non ci sono mai nemmeno stati, e perché avrebbero dovuto? Ero solo il secondo,quello inutile,quello gracile,quello destinato a non regnare mai, nemmeno nel piu audace dei miei sogni.
Ma anche il più furbo, vero caro fratellino? Se così non fosse non sarei qui. E tu grosso ammasso di muscoli saresti ancora vivo hahaha.
... Saresti ancora vivo."
Un sospiro. Interrompe il cerchio che da ore percorreva silenziosamente immerso nei suoi pensieri. La notte é ormai scesa. Scar di affaccia alla rupe e scruta silenzioso la valle sottostante, cupa, vuota, morta. Il vento gli scompiglia la lunga criniera nera.
"Forse sbaglio, forse i nostri padri ci osservano davvero e sei tu a consigliare loro come torturarmi. Perché questo regno è una tortura, non c'è altra spiegazione al perché queste terre sempre ricche di ogni nutrimento, queste terre che scoppiavano di vita siano diventate sterili come la roccia da quando il potere mi appartiene.
Perché tutti mi odiano? Quel che ho fatto per salire al trono è stato sbagliato ma quello che ho fatto dopo era solo per il bene del regno, io volevo solo essere ricordato come un buon re, non come il fratello inutile del grande Mufasa! Volevo anche io il mio posto tra i grandi re del passato! Perché mi viene negato? Era il mio solo desiderio."
Un ruggito di frustrazione gli fugge tra le fauci e con una zampata scaraventa alcuni ciottoli che risuonano cupamente contro la parete rocciosa. Poi tutto torna a tacere.
"Non sarò mai il re che desideravo essere. Nessuno mi ricorderà mai!"
Sono solo pensieri, ma perfino nella sua testa il tono è disperato, scar abbassa il capo quasi incapace di reggere il peso di questa rivelazione. Poi, d'improvviso, una seconda epifania. Le spalle tornano dritte, e fiere? No. Arroganti . I grandi occhi gialli tornano a splendere della loro luce, perfida, raggelante, geniale.
"Che importa? Mi farò ricordare comunque. Non potrò mai oscurare la luce di Mufasa. Sarò la notte stessa. Il mio sarà il regno più oscuro di sempre. Scar che pose fine a tutto,Scar il distruttore, scar lo scellerato scar l'assassino. IO. Il più grande. Io.